Nuove tappe per l’internazionalizzazione: le iniziative di eGlue nel 2020
Pubblicato il 21 gennaio 2020
Nel 2019 grazie al progetto Digital Now di Quadient abbiamo fatto scuola di Digital Transformation in Belgio, Cile e Perù. Nel 2020 l’internazionalizzazione continuerà con nuove tappe e nuove iniziative insieme al team globale di Quadient. Abbiamo chiesto di saperne di più a Rocco Marra, Deputy CEO di eGlue e professore presso l’Università Milano Bicocca, figura chiave nel rapporto con Quadient e responsabile dello sviluppo internazionale di eGlue.
Ciao Rocco, puoi raccontarci cos’è il progetto Digital Now e a che punto è?
Digital Now aiuta i printing provider a trasformare il loro business in chiave digitale. Il programma è rivolto ai clienti di Quadient, circa un migliaio a livello globale. La trasformazione digitale è una necessità per dare una prospettiva a un business fisiologicamente in contrazione, ma passare da un’offerta di servizi di stampa a un’offerta di servizi digitali è molto complesso. La stampa richiede replicabilità e standardizzazione, il digitale personalizzazione e flessibilità. Quadient ha anticipato la trasformazione del settore: negli ultimi 5 anni ha arricchito una tecnologia leader nella produzione di documenti cartacei su larga scala con funzionalità orientate al digitale, come la gestione del dato, dei canali, l’orchestrazione di processi. Visione, strumenti ed esperienza dunque c’erano da tempo, mancavano un team di consulenza strategica e un programma specifico. All’inizio del 2018 Quadient ha colmato questo gap costruendo un team di 20 consulenti provenienti da 10 nazioni, e un programma specifico per la trasformazione digitale dei printing provider. Digital Now appunto.
Perché Quadient ha coinvolto eGlue in Digital Now? Con quale ruolo?
eGlue è stata scelta per la sua storia recente: siamo stati pionieri nella trasformazione digitale del settore. È il printing provider che ha fatto in autonomia tutti i passi consigliati nel programma Digital Now, prima ancora che esistesse Digital Now! Quale migliore referenza per un programma di trasformazione che poter avere a bordo un’azienda che ha completato il percorso con successo e avviato un nuovo ciclo di crescita? Siamo la testimonianza vivente che si può fare. E con profitto. Il nostro ruolo è condividere la nostra esperienza di vendita di progetti digitali, della loro successiva gestione e illustrare come un approccio data-driven al re-design delle comunicazioni obbligatorie possa aprire incredibili opportunità per tutti. Insomma, magic made digital.
Da quanto tempo sei parte del team Digital Now? Cosa hai imparato fino ad ora?
Sono nel team da circa due anni, praticamente dall’inizio. Mi sono portato a casa la prova della bontà del percorso che abbiamo fatto: nelle esperienze condivise dai service provider in giro per il mondo ho ritrovato problemi che noi sostanzialmente abbiamo affrontato e risolto, anche grazie alla scelta nel tempo di figure professionali con il giusto background che ci hanno regalato un punto di partenza privilegiato. Però i problemi sono gli stessi e quindi da questo punto di vista abbiamo qualcosa da raccontare, qualcosa di credibile. In questo ambito abbiamo aiutato Quadient a costruire la metodologia di vendita con esempi concreti: quando raccontiamo le nostre esperienze di gestione di progetti, raccontiamo sia i casi di successo, sia quelli di insuccesso e quindi siamo capaci di anticipare le possibili criticità che un service provider alle prime armi potrebbe trovarsi di fronte.
Dove è il mercato internazionale dei printing provider rispetto al know-how di eGlue?
Sicuramente la sensazione è quella di essere nel futuro: eGlue è riuscita in maniera indipendente ad arrivare alla fine del percorso che oggi Quadient offre in consulenza per il passaggio al digitale. Siamo ancora molto avanti rispetto alla media dei printing provider, direi non meno di due/tre anni. Abbiamo dimostrato una volta di più come il rapporto di collaborazione instaurato con il cliente sia centrale per un cambiamento vero. Un rapporto di fiducia, comprensione, comunicazione ed etica, sul quale vanno a innestarsi tutti i nostri servizi, non ultimo quello del performance design, oggi divenuta una delle parole d’ordine di Quadient.
C’è un potenziale che eGlue può trasferire ai printing provider in percorso di internazionalizzazione dei propri servizi?
Sì, però bisogna fare attenzione al posizionamento. È molto difficile che un provider italiano possa sostituirsi a aziende locali in Sudamerica o in America o in Oceania. I clienti finali possono accettare la presenza di un player internazionale sui loro processi core, ma la nostra offerta di servizi è rivolta a potenziare le opportunità di business del provider locale attraverso formazione, coaching sui nuovi sviluppi e allargamento dell’offering con i nostri servizi di digital experience come video personalizzato, bolletta digitale e self-CCM.
Quali sono i programmi per il 2020?
Il 2020 si prospetta un anno ricco di novità e progetti internazionali: abbiamo come obiettivo almeno 10 progetti nei prossimi mesi per la parte di formazione, training e supporto ad attività di design, il cuore di Digital Now. In questo momento stiamo lavorando su opportunità in Australia, Costa Rica e a Tahiti e si prospettano obiettivi importanti in tutto il mondo.
eGlue ha già attivato collaborazioni internazionali con qualche service provider?
Sì, abbiamo iniziato: si tratta di un’esperienza molto interessante della quale non posso dire di più per motivi di riservatezza, ma che ci sta regalando soddisfazioni. Inoltre, la nostra collaborazione in Cile continua e alcuni service provider sono venuti a trovarci per toccare con mano le best practice digitali.
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